Diabetico vittima di se stesso?
Ieri ho passato mezza giornata insieme ad una persona anziana affetta da diabete, per la prima volta ho assistito con un po’ di angoscia al rito della siringa di insulina e questo per ben due delle quattro volte che deve farsela, persona anziana dunque quindi difficile da portare verso un ragionamento orientato ad una alimentazione più consona al suo problema, tuttavia ci ho provato.
Ora ascoltando quello che mi diceva di mangiare e in parte ho potuto vedere direttamente, ho constatato la totale assenza di una dieta appropriata, nel senso, che mangia di tutto o quasi tranne i dolci, mentre per la frutta moderazione, per il resto latte, carne e quant’altro, ma solo in modiche quantità!
Il problema del diabete è strettamente connesso con la qualità del sangue, per sintetizzare, ed il sangue con tutte le sue varianti attinge benessere o malessere proprio da quel che mangiamo, allora mi domando, ma quando un medico prescrive quasi imponendo insulina da spararsi per ben quattro volte al giorno, non dovrebbe imporre anche una dieta più rigida ed appropriata al suo paziente? E se non lo fa, perché? Forse potrebbe farne a meno dell’insulina e volendo anche del medico?
Poi leggo a tal proposito “Come siamo guariti dal diabete” ed il sospetto è che uno sano non rende niente!
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