(foto © vivivegan.com)
Ogni giorno si parla di alimentazione … che prodotto siamo?
Sembra che stiamo scoprendo l’acqua calda tutti i giorni, fateci caso, siamo nel 2012 e non sappiamo ancora dare una connotazione giusta e reale alla nostra alimentazione, per altro cosa di cui non possiamo fare a meno, centinaia di studi e ricerche con costi sostenuti che da soli avrebbero azzerato la fame nel mondo, invece non abbiamo capito ancora nulla, o almeno la confusione è tale che capirci qualcosa diventa un tantino complicato.
La questione tuttavia è molto semplice siamo dentro un circolo vizioso che si chiama produzione industriale dei consumi, o meglio ancora, oggi il prodotto siamo noi e l’attualità contemporanea ci conferma questo, se non sei più in grado di consumare non sei più utile, quindi bye bye!
Ieri mi è capitato di sentire in radio un programma dove parlavano di alimentazione, inutile dirvi che la magnificazione della carne e delle sue “proteine nobili” è stata sublime. L’esperto di turno è stato così bravo da indurre preoccupazione in caso di scarso apporto di carne in chi lo ascoltava, quasi mi stavo impressionando 😀 tanto per far capire come funzionano certe operazioni di “marketing”, poi su un giornale online altra solfa, ma questa volta si trattava del pesce e delle sue fantastiche proprietà, le quali non dovrebbero mai mancare almeno una volta la settimana, pesce e ovviamente carne, ma con moderazione s’intende, poi frutta e pochi dolci … il solito spot.
Ora mi domando, ma come mai con tutti questi “luminari” dell’alimentazione i malati cronici sono in continuo aumento? Un piccolo esempio, negli anni 70′ i diabetici nel mondo erano 5 volte meno o giù di lì, parliamo di 40 anni fa, in tutto questo tempo si sarebbe dovuto eliminare del tutto o quasi questa patologia, fatta eccezione per i casi particolari, non è vero che abbiamo migliorato igiene e controlli negli alimenti? Com’è vero che abbiamo anche una maggiore informazione come vediamo appunto tutti i giorni, eppure la gente è sempre più malata, e allora dov’è che sbagliamo?
Io la mia idea me la sono fatta e ne trovo conferma tutti i giorni in me, ci si ammala di più per eccesso di “benessere”, sempre che si possa chiamare benessere il fatto di poter comprare delle bibite fluorescenti, dei dolci dai colori e contenuti improbabili, o un accesso maggiore ai consumi di carne e pesce, ma anche latticini e derivati, insomma in 40 anni abbiamo evoluto tutto tranne noi stessi, ci siamo fregati con le nostre mani.
Abbiamo creduto che il fatto di poterci permettere determinati “lussi” non avrebbe avuto alcuna conseguenza, niente di più sbagliato, negli anni 70′ si era solo più poveri ma molto più sani, oggi non essendoci più alcuna identità personale perché completamente svuotati, abbiamo il dovere di star male per mantenere il sistema … appunto il prodotto siamo noi!
Io ho scelto di essere il meno possibile prodotto!
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