(immagine via Google)
Il prodotto dell’ospedale? Ma ovvio sei tu!
L’ultima volta che sono andata in ospedale alcune settimane fa, ho notato molti cambiamenti, in peggio ovviamente, a parte le lunghe attese che credo quasi tutti conoscono, ho notato un’atmosfera meno “friendly”, un modo di trattare con i pazienti molto asettico quasi rigido.
All’accettazione non mi trovavano sul loro computer, e l’addetta mi chiede: “ma lei non è mai stata nella nostra azienda?” … azienda? Da quando infermieri ed addetti ai lavori chiamano “azienda” il loro ospedale? Per me assoluta novità, erano anni che non mettevo piede in ospedale e queste novità mi hanno un po’ stupito ed al tempo stesso impressionato per l’automazione quasi robotica di tutto il sistema.
Poi nei giorni scorsi riflettevo sulla quella frase, e facevo fatica a pensare ad un ospedale come ad una azienda, in quanto un’azienda ha una produzione e quindi un prodotto, al tempo stesso deve generare profitti, nel caso dell’ospedale il profitto generato e per terze parti, ovvero lasciano le perdite allo Stato (noi), mentre i profitti vanno tutti all’apparato industriale del settore farmacologico, ovviamente, per cui sì, l’ospedale può essere considerato come un’azienda, anche se anomala.
Poi ho pensato anche quale poteva essere il prodotto di questa azienda, riflettendoci anche parecchio non mi è venuto in mente altro che, noi siamo il prodotto, ovvero il prodotto dell’azienda ospedale siamo proprio noi, ed è forse per questo poi che ti operano anche per un raffreddore o ti riempiono di farmaci anche per le unghie sporche, devono produrre e creare utili … siamo proprio un bel prodotto noo?!
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