(immagine via Google)
I dieci principi di Valdo Vaccaro
Nel post di oggi Valdo ci regala una sintesi in dieci principi o punti, che dovrebbe essere saggio seguire per noi stessi, gli altri, gli animali e la Terra, come lui stesso dice, una specie di “dieci comandamenti” ma applicati per il bene personale e non solo..:
PRINCIPIO NUMERO 1: NORMALITÀ DELLA SALUTE
La buona salute, ossia la corretta funzionalità del corpo, è una condizione tendenziale costante del corpo. Basterà soddisfare le sue semplici e naturali esigenze, evitando nel contempo le cause di indebolimento, di malattia, di perturbazione, di perdita dell’equilibrio. Vedi legge di causa ed effetto.
PRINCIPIO NUMERO DUE: AUTO-EQUILIBRIO ED AUTO-GUARIGIONE
Siamo tutti dotati di un corpo intelligente che sa come giostrare, come gestirsi e come mantenersi in superbe condizioni di funzionalità. Un corpo dotato di impeccabili strumentazioni interne. Angelo custode? Sa troppo di canonica. Diciamo meglio pilota automatico, navigatore di ultima generazione, con barre auto-direzionali, con capacità di ri-posizionamento, di ricarica batterie e di ripristino allineamento coi poli. Vedi legge del corpo che non va mai contro se stesso.
PRINCIPIO NUMERO TRE: MALATTIA COME BENEFICO SCARICO DI TOSSINE
Se escludiamo il trauma, il danno e le ferite da incidenti, le disgrazie e gli imprevisti che sono pure da mettere in conto, la malattia non è malattia ma piuttosto benettia. Trattasi di una fase rimediale e riparatrice. Un processo fisiologico guidato. Una crisi eliminativa dove il corpo purifica se stesso, revisiona se stesso, rinasce e ringiovanisce. Ogni intervento medico ed omeopatico va a interferire col processo complicandolo e rallentandolo. Le “iti” (coliti, riniti, flebiti, tonsilliti, cistiti), ovvero tutte le cosiddette malattie, altro non sono che infiammazioni. L’infiammazione è un segno ed un sintomo che il corpo sta facendo qualcosa di costruttivo ed intelligente. È prova che sta tentando una riparazione con la sua logica e i suoi criteri. Sta in particolare facendo giungere nella parte offesa fluidi, sangue, lupo-proteine per riparare il danno. Questo è il concetto che deve entrarci in testa. Vedi legge del riequilibrio automatico.
PRINCIPIO NUMERO QUATTRO: ENERVAZIONE E TOSSIEMIA
Le malattie sono causate da precisi sbagli umani, da errori di scelta, da pratiche improprie. La malattia è il risultato di una enervazione, uno stato di caduta nervina-energetica del corpo, una specie di scarico-batteria, con riduzione della funzionalità cellulare. Una vettura che avanza faticosamente a motore scoppiettante, combustione imperfetta, tubo di scarico fumoso e freno a mano inopinatamente tirato.
Enervazione sta per troppo lavoro, eccessi alimentari, sonno scadente, esercizio insufficiente, respirazione corta, mancanza di sole, precarietà di relazioni col prossimo. In tali condizioni di rallentamento funzionale, a pagarne le spese è il ritmo in-out, il ciclo alimenta-pulisci, per cui si crea un toxic-buildup, una accumulazione di tossine interne al sistema. Questo accumulo tossico è un vero e proprio auto-avvelenamento definito tossiemia. Vedi legge del rallentamento metabolico.PRINCIPIO NUMERO CINQUE: NON ESISTONO CURE E NON ESISTONO MAGIE
Non esistono cure e non esistono protezioni immunologiche chiamate vaccinazioni. Tutte balle e tutte teatralità a danno della gente beffata e derisa in continuazione. Il baraccone curante medico-farmaceutico può chiudere i battenti e andarsene a casa quando vuole. Nessuno ne soffrirebbe. Lo avevano capito, masticato e rimasticato, gli antichi romani che, in fatto di saggezza non erano secondi a nessuno. Serve la cura urgente della vera emergenza? Serve la ricostruzione da ferite? Serve la ricostruzione dentale? Certamente che sì. Il pronto soccorso va rispettato, protetto, sviluppato, ampliato e migliorato. Anche i romani avevano i bendaggi e i cerusichi di emergenza per gli incidenti dei genieri, dei costruttori di strade, ponti, acquedotti e stadi, nonché per i legionari feriti in battaglia. L’igiene rifiuta farmaci, medicine, vaccini, radiazioni, chemio, supplementi, e tutti gli altri mezzi per curare i piccoli fastidi chiamati crisi eliminative. Persino quando si ricorre a idro-fango-terapie, a rimedi naturopatici ed erboristici (quasi-farmacologici), si va in compromesso e si commette una trasgressione nei riguardi della non-cura. L’erboristica innocente, ad uso alimentare e ad applicazione esterna, va considerata con spirito di tolleranza. Queste terapie accessorie (capaci di attutire certi sintomi e di dare sollievo al paziente), interferiscono comunque col processo guarente naturale. Il recupero e la guarigione avvengono sì, non grazie però ad esse, ma nonostante esse. Vedi legge della non-interferenza sul sintomo.
PRINCIPIO NUMERO SEI: RIFIUTO DELLA TEORIA MICROBICA PASTEURIANA
Tutte le idee coinvolgenti responsabilità batterico-virali sono considerate spazzatura culturale, disinformazione, pregiudizio ancestrale, miopia scientifica e paura vuduistica. L’igiene non nega ovviamente l’esistenza di batteri vivi (soci preziosi nei lavori di pulizia interna) e di virus morti (detriti cellulari fuori uso, incapaci di riprodursi ma capacissimi di accumularsi per moria cellulare fisiologica continua, non assistita da funzionalità metabolica), ma li considera come conseguenza di malattie in atto e non come fattori causanti. La salute è la sola immunità possibile. L’immunizzazione è ultra-falsa come teoria ed ultra-dannosa come pratica. Vedi legge di non sospensione di causa-effetto.
PRINCIPIO NUMERO SETTE: RIMOZIONE CAUSE DI MALATTIA
Il recupero da malattia si ottiene solo in un modo che consiste A) Identificazione errori e fattori scatenanti, B) Stop ai fattori intossicanti, C) Ripristino condizioni favorevoli alla ripresa. Per tutto questo serve un minimo di preparazione culturale. Vedi ancora legge di causa ed effetto.
PRINCIPIO NUMERO OTTO: DIGIUNO COME METODO NATURALE DI RECUPERO ACCELERATO
Il digiuno è la più favorevole condizione per guarire-purificare-riparare il corpo. Digiuno significa riposo fisiologico e digestivo, e pertanto totale astinenza da tutti i cibi solidi e liquidi, esclusa l’acqua distillata da bersi a piacere e a piccoli sorsi (mancando spesso in Italia la possibilità di reperire tale acqua, vale il principio dell’acqua leggera a basso residuo fisso), e l’aria fresca da respirarsi ritmata e profonda, vero cibo gratuito che non può mai mancare in una persona amante della propria salute. In queste circostanze tutte le energie corporali (vedi risparmio energetico su costi digestivi) vengono direzionate verso il ripristino del sistema nervoso, verso l’eliminazione dello stock tossico, verso la riparazione e il ringiovanimento dei tessuti. Vedi legge della autolisi e della eliminazione.
PRINCIPIO NUMERO NOVE: DIETA VEGANA TENDENZIALMENTE CRUDISTA
Questo non per scelta emozionale e pregiudiziale ma per obiettiva osservazione scientifica. La scienza della salute identifica nella dieta vegana il modo biologico e corretto di alimentarsi per l’uomo, creatura costituzionalmente adatta alla frutta, alla verdura, a noci, semi e cereali in quanto primate. Non basi ipotetiche e non basi ideologiche o fumose. Siamo strutturati similmente a gorilla e scimmie, e non come cani, leoni, tigri, iene, corvi e serpenti. Siamo dotati di mani adatte a raccogliere bacche e frutti, a costruire attrezzi di lavoro, ad accarezzare e non aggredire, a maneggiare strumenti di vita e non coltellacci. Possiamo anche trasgredire, ma si tratta di vere aberrazioni di cui dovremmo pentirci amaramente. Non abbiamo poi un canale intestinale corto, liscio e tozzo, 10 volte più acido. Né abbiamo enzimi uricasi per disgregare i 28 grammi di purine che stanno in ciascun kg di carne o di pesce. Abbiamo un intestino spugnoso, oblungo, con anse e gomiti, con mucose irritabili e con vaste superfici assimilative. Un intestino adattissimo a frutta e cibi vegetali, ma ostico al massimo per bistecche e proteine animali che stazionano a lungo e vanno inevitabilmente in putrefazione. Vedi legge del carburante adatto per ciascun tipo di motore.
PRINCIPIO NUMERO DIECI: RISPETTO DELLE COMBINAZIONI ALIMENTARI
Osservando gli animali c’è sempre da imparare. Tendono a non mescolare troppi cibi e a non cuocere i loro cibi. Difficilmente vanno in farmacia a chiedere degli anti-acidi. Ogni diverso cibo richiede succhi digestivi diversi. Mescolazioni improprie portano a fenomeni fermentativi-putrefattivi che sono alla base dei nostri disturbi digestivi. Vedi legge della compatibilità alimentare.
Per quel che mi riguarda stamperò questi dieci principi me li incornicio e li appendo in modo che possa sempre averli a portata di mano, come sempre Grazie Valdo!
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