L’altra sera, tornando a casa, ho notato un benzinaio della zona con addobbi natalizi.
Sconcertata oggi ho fatto un giro in città per vedere se fosse solo una follia isolata e, con estremo stupore e quasi nauseata, nei grandi magazzini sono già in commercio stelle, bocce, lucine e lucette.
Mi piace il Natale, adoro l’aria di festa, il cielo nebbioso come se dovesse nevicare da un momento all’altro e le luci appese. Rendono l’ambiente magico, come se tutto può succedere.
Adoro la sensazione che mi da questa festa in particolare, non per i doni, o per le tavole imbandite ( direi quasi troppo) ma per il ritrovarsi ancora una volta, per passare insieme questo giorno davanti al camino e guardare film di Natale carichi di magia e buoni propositi ma se c’é una cosa che proprio non sopporto é il consumismo.
Ci siamo appena lasciati alle spalle un’estate direi terribile, poco sole, molta pioggia, alcune città inondate, gente senza più una casa ma che é scesa in strada e si é rimboccata le maniche e ciò continua tutt’oggi.
L’autunno é arrivato un pà più clemente per fortuna ma non ha portato via con se le difficoltà, anzi… E poi arrivi tu, caro benzinaio, ad anticipare i tempi per i soldi.
Perché si, qua si tratta solo e sempre di soldi. E non é solo il benzinaio in questione ma tutto un sistema studiato appositamente per farti “dimenticare” i problemi di adesso per farti spendere, cosi ti senti meglio.
Compera le bocce prima cosi risparmi, scegli già da ora il tuo albero finto con le lucine colorate intermittenti cosi, quando tra un mese sarà davvero il momento per pensarci, tu non lo dovrai fare.
C’é gente, e non é uno scherzo, che come ha archiviato un Natale da poche ore, già pensa a cosa regalare al prossimo.
Scusatemi ma é tutta una follia, si sta perdendo il significato di ogni cosa, si sta correndo troppo.
E questo vale per tutto: ad agosto c’erano già le decorazioni per Halloween, a ottobre per Natale e a Natale per Pasqua.
Ma dico io, stiamo impazzendo?
Perché dobbiamo sempre essere proiettati nel futuro a questa velocità?
Perché é più importante quello che succederà domani?
Per quale motivo non siamo più in grado di vivere il presente, il qui e ora?
Tutte queste feste arriveranno comunque, perché stressarci già mesi prima?
Tutto questo anticipo ci porta in un circolo vizioso: ogni anno a ottobre ci ricordano del Natale e a Natale siamo talmente stufi che perdiamo ogni interesse. Arriviamo alla vigilia (anche prima) che non ne possiamo già più e vorremmo non dover vedere nessun parente, non fare nessun regalo (che non si sa mai che fine fa), vorremmo tanto andarcene e non vedere nessuno fino alla Befana. Però poi comperiamo, comperiamo, comperiamo perché che Natale é senza regali, senza essere più buoni?
Essere buoni tutto l’anno é cosi difficile? E non é la classica frase fatta anche se potrebbe sembrarlo.
Fare un regalo fuori dalle feste é cosi complicato?
Il frullatore della nonna mica si rompe sotto le feste, il servizio da 12 della zia non si scheggia al 24 dicembre, passare del tempo insieme con le persone che amiamo non é solo prerogativa del Natale.
Quante cose si fanno, che non si fanno durante il resto dell’anno, a Natale?
Se potessi abolirei questa festa ormai diventata totalmente consumistica e la riporterei alle origini, al suo vero valore.
Senza bugie, senza falsi sorrisi, senza pranzi e cenoni assurdi … Ma soprattutto senza anticipi.
Godiamoci ogni stagione per la sua meraviglia, senza proiettarci continuamente in un futuro di falsità e incertezze solo per dimenticare il presente.
Questo ci distoglie dalla cosa più importante: vivere!
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