(immagine via Google)
Siamo salvi!
Abbiamo superato la sfiga che ci portavano i Maya, abbiamo superato gli ingozzamenti del 24/25/26 Dicembre, siamo sopravvissuti al mitico e fantozziano cenone di fine anno, dove mangiare fino a star male è un obbligo, se non mangi ostriche, caviale ed altre prelibatezze cadaveriche rischi di sentirti uno sfigato e squattrinato, che diamine un po’ di lusso almeno un giorno all’anno!
Quindi per tutti i Santi del Paradiso, no, almeno l’ultimo dell’anno voglio sentirmi un re con tanto di “lussuosi cibi” in putrefazione sulla tavola, spumanti e vini costosi, dolci ed altre chincaglierie alimentari, il tutto per non sentirsi abbandonati a se stessi nella propria miseria intellettuale che si manifesta gloriosamente nella più totale ignoranza!
Il mio “cenone”, un piatto di spaghetti al pomodoro con gusci di vongole (dato che le vongole le ho girate ad altri), un piatto di lenticchie senza zamponi e salsicce, solo sedano e carote, il tutto innaffiato da mezzo bicchiere di falanghina, per il brindisi di mezzanotte un bicchierino di spumante italiano.
Se la ricchezza si misura da quel che si mangia … vorrei sapere da cosa si misura l’intelligenza!!
Buon 2013.
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.