Animali: Facebook nella lotta contro il traffico
Purtroppo com’era prevedibile, anche i social sono stati presi di mira per ampliare il traffico degli animali di qualunque specie, spesso e troppo anche animali protetti, questo fenomeno ha innescato tutta una serie d’iniziative che hanno coinvolto anche i social e primo fra tutti Facebook.
Il social ha fatto sapere che ha avviato una serie d’iniziative per il monitoraggio delle pagine, e quelle trovate con contenuti di questo tipo saranno rimosse e segnalate alle autorità competenti, i rischi sono notevolmente alti, per chi fa questo genere di traffico, con multe che superano i 100mila dollari e l’arresto!
Non solo trafficanti di animali
Il problema che genera questo fenomeno tuttavia non è solo prodotto dai trafficanti, i quali provvedono all’offerta in base alla domanda, in altre parole se non ci fossero migliaia di …….. che vogliono in casa un animale proveniente dall’altro capo del mondo, con tutta probabilità non ci sarebbero neppure i trafficanti.
Una logica di mercato anche questa se pur illegale ed eticamente inaccettabile, quindi gli animali meglio lasciarli dove sono, nelle loro foreste e habitat naturali, chi ha voglia di vederli, con i soldi dell’acquisto di un animale vada nelle foreste per vederlo nel suo ambiente, troppo complicato?
Occorre educare al rispetto
Molti pensano che prendersi in casa uno di questi animali, è come fargli un favore, non pensando minimamente alle conseguenze che destabilizzano un sistema naturale, oltre hai danni spesso ambientali, poiché per cacciare alcune specie di animali, spesso bruciano le foreste per catturarli.
Il problema comunque è sempre all’origine, finché ci sarà la domanda, qualcuno provvederà sempre all’offerta con tutti i danni che questo provoca, purtroppo le regole del “commercio” anche se illegale sono sempre quelle, si vende ciò che la gente chiede, oppure quello che la gente potrebbe desiderare, che poi non cambia molto.
I soldi come sappiamo non urlano, mentre le povere bestiole possono fare tutto il chiasso che vogliono purtroppo, non li sentiremo mai!
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