(immagine via Google)
Abbigliamento vegan
Stiamo arrivando anche nel mondo dell’abbigliamento, influenziamo tutto, dalle politiche ai prodotti alimentari e ora tocca al settore della moda, e credo che, presto vestire con abiti che per realizzarli hanno sfruttato animali, sarà davvero poco chic e per niente elegante!
Un primo segnale arriva dalla figlia 43enne di Paul McCartney, Stella, che a quanto pare ha deciso di non acquistare più la lana da un suo fornitore abituale dell’Argentina, questo dopo che la stilista ha visto un video realizzato da Peta, nel quale sono mostrate immagini poco etiche, nel video sono trattati molto male e la McCartney ha deciso di non acquistare più da quest’azienda.
Un bel segnale, ora abbigliamento vegan può essere una parola forse ancora lontana dalla realtà, ma diciamo che se iniziano a nascere queste sensibilità e sono riprese dai media in modo molto risonante, vuol dire che il movimento va oltre il semplice abbigliamento vegan, siamo proprio di fronte ad un cambiamento culturale di grande portata.
La stilista si è impegnata con la sua azienda per fare ricerche affinché si riesca a ottenere una lana vegan, così come ha sostituito pelle e pellicce negli anni scorsi, ovviamente essendo la figlia di Paul McCartney il quale è anche testimonial della stessa Peta non poteva essere altrimenti, quindi Stella produce abbigliamento vegan in pratica per la maggior parte delle sue collezioni, probabilmente una delle poche aziende di livello internazionale che ha fatto una scelta simile.
Per quel che mi riguarda il mio abbigliamento vegan lo è quasi da sempre, mi rimangono alcune cose come due paia di scarpe e una cintura, che avevo già da prima del cambio VITALE, che man mano che si rovinano le sostituisco con nuove vegane.
E’ possibile che già nelle prossime collezioni di alta moda sentiremo parlare di abbigliamento vegan, credo sia l’inizio di una nuova tendenza, in molti casi scelta davvero per l’etica in altri solo per scopi commerciali, ma va bene lo stesso purché non si ammazzi più nessuno, succederà, del resto anche la moda segue le mode 😀
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